La nostra acqua potabile contiene diverse sostanze che assorbe dall’ambiente e sono naturali. Per la salute, spesso a fare la differenza, come vantaggio o svantaggio, sono le concentrazioni. Le disposizioni inerenti ai singoli componenti sono riportate in diverse leggi e ordinanze.
Potassio
I sali di potassio sono presenti naturalmente nel nostro ambiente e sono quindi componenti dell’acqua. Come i nitrati, vengono però utilizzati spesso anche nei fertilizzanti e possono quindi giungere nell’acqua potabile come sostanze estranee.
L’esperienza dimostra che la loro concentrazione è comunque inferiore a 5 mg/l. Nel corpo il potassio è importante per il buon funzionamento delle cellule, soprattutto per quanto riguarda il sistema nervoso e muscolare. Il fabbisogno giornaliero di 2 mg viene coperto principalmente attraverso gli alimenti di origine vegetale.
Sodio e cloruro
Il tenore di cloruro nell’acqua potabile può dipendere da fattori geologici. La presenza di cloruro di sodio (sale da cucina) di sodio come sostanza estranea proviene dalle acque di scarico di vario genere, percolato da discariche o fertilizzanti.
Troppo cloruro nell’acqua le conferisce un sapore salato. Nel corpo umano il cloruro è responsabile principalmente dell’equilibrio acido-base.
Solfato
Il tenore di solfato può essere determinato da fattori geologici naturali. Il solfato - come sostanza estranea - può anche provenire dal percolato delle discariche per materiali inerti. Un’elevata presenza di solfato non causa problemi di salute, ammesso che il contenuto di magnesio rientri nei livelli normali. Il solfato stimola l’attività biliare e intestinale. In dosi massicce può avere un effetto lassativo.
Idrogenocabonato
Di solito l’idrogenocabonato giunge nell’acqua combinato con il calcio e proviene principalmente da regioni calcaree. Questa combinazione determina anche la durezza dell’acqua. Nel corpo umano, svolge un’importante funzione tampone e regolatrice dell’equilibrio acido-base.